• Il Ministro Martina a Borgonovo per sostenere i candidati Pd: “Siamo sindacalisti del territorio”

    “Tutela del reddito e qualità dei prodotti agroalimentari sono i due obiettivi che abbiamo cercato di perseguire in questi anni di lavoro al governo”.

    Lo ha detto il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ospite sabato 17 febbraio a Borgonovo Val Tidone. Due le tappe dell’esponente del governo e vicesegretario del Pd: una visita alla Cantina Valtidone, accompagnato dal presidente Gianpaolo Fornasari, e l’incontro pubblico alla Rocca a fianco di Paola De Micheli, Patrizia Calza, Paola Gazzolo e Marco Bergonzi, candidati dem alle elezioni del 4 marzo.
    Martina ha definito i candidati del Pd come “sindacalisti del territorio” per l’attenzione riservata alle istanze di Piacenza.”La buona politica deve mettersi a fianco delle imprese e dei soggetti – ha affermato Martina – del territorio con serietà per crescere insieme, questo abbiamo fatto in questi anni al governo”.

    “Abbiamo fatto un grande lavoro per sostenere l’agricoltura attraverso tante misure concrete che ci consentono di guardare avanti con maggiore fiducia. Certo ci sono ancora molte cose da fare, ma la volontà è quella di migliorare e di non fermarci”.
    “La nostra – ha aggiunto Martina riferendosi ai candidati piacentini del Pd – è una squadra di sindacalisti del territorio e in questi anni abbiamo sempre cercato di farci carico degli interessi della comunità. Abbiamo la consapevolezza tuttavia che sono di più le cose da fare, che quelle fatte”.
    “Dal 2013 abbiamo lavorato per portare l’Italia fuori dalla fase più complicata della crisi, ora c’è bisogno di un secondo tempo per completare l’opera e realizzare quello di cui ha ancora bisogno il Paese”.

     

    “Pochi credevano cinque anni fa – ha fatto notare – che questa legislatura potesse protrarsi fino alla sua scadenza naturale, raggiungendo obiettivi importanti, con tante leggi fatte e tante azioni per rimettere in moto l’Italia, anche attraverso non facili riforme di carattere economico e sociale”.
    “Oggi non possiamo permetterci avventure, estremismo e improvvisazione sono un rischio che non possiamo far correre all’Italia.
    Quando sento Matteo Salvini predicare i dazi per l’agroalimentare italiano, c’è da spaventarsi perché il rischio è quello di fare danni seri a un settore che vive sull’export, rischiamo di segare il ramo sul quale siamo seduti”.
    “Ma anche i Cinque Stelle e la loro propaganda falsa fanno male al Paese e all’economia: nei giorni scorsi un parlamentare di quel movimento si è inventato un presunto accordo tra Italia a Camerun per importare quintali di pomodoro pachino. Si è diffusa una notizia falsa, perché dal Camerun non importiamo nulla, che ha generato allarme infondato nel settore.

    In realtà i nostri produttori ci chiedono meno barriere per esportare di più: non serve fare i piccoli Trump di casa nostra. L’Italia ha bisogno di regole forti in un mercato aperto“.

    “L’esperienza agricola e agroalimentare – ha concluso – sarà al centro di un passaggio importante con le prossime elezioni e la proposta del Pd è quella più seria e in linea con i bisogni del Paese senza inutili avventurismi”.

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