• Un modulo innovativo per “abitare” l’emergenza. De Micheli: “Offrire un casa non basta, serve la dimensione sociale”

    Una concezione diversa dell’abitare nell’emergenza, in grado di guardare al futuro e alla dimensione comunitaria, anche dopo un dramma come quello del terremoto.

    Il commissario straordinario per la ricostruzione del terremoto Paola De Micheli ha partecipato a Piacenza alla presentazione del libro 30°HOUSE Abitare tra emergenza e trasformazione: studio per un modulo abitativo temporaneo (autori: Guya Bertelli, Claudio Chesi / curatori: N. Petaccia, M. Roda / Editore: Maggioli / 2017). 

    Nel volumetto viene presentato – attraverso scritti, disegni e immagini – il progetto architettonico, strutturale e tecnologico di un modulo abitativo pensato come abitazione per l’emergenza.

    Al convegno, ospitato dal salone d’onore della Fondazione di Piacenza e Vigevano, hanno partecipato la professoressa Guya Bertelli Politecnico di Milano, coordinatore CdSLM in Sustainable Architecture and Landscape Design, Michele Roda, Politecnico di Milano, assegnista di ricerca , e il professor Dario Zaninelli prorettore del Polo Territoriale di Piacenza.

    Il risultato finale del progetto di 30°HOUSE, inteso come composizione dell’elemento edilizio, è il frutto di un’intensa e ricca attività di ricerca, finanziata Miur e Regione Lombardia, dal titolo Compass House, che il Politecnico di Milano, con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DASTU), ha condotto attraverso il supporto di partner esterni legati al mondo dell’impresa e dell’industria edilizia, che si confronta anche con i riferimenti della cultura di progetto tradizionale e contemporanea. Il titolo 30° HOUSE richiama la geometria del modulo e l’inclinazione della sua struttura.

    L’involucro è progettato per coniugare la semplicità realizzativa con la qualità spaziale, le possibili aggregazioni con le prestazioni energetiche. Il testo propone le diverse fasi della progettazione (dal concept alla definizione dell’elemento architettonico) come un racconto articolato e finalizzato a comunicare l’obiettivo principale della ricerca: uno spazio abitativo che possa fornire risposte adeguate alle situazioni di emergenza, diffuse in modo significativo e sempre più frequente nei nostri fragili territori.

    “Il vostro studio parte da un presupposto non scontato e fondamentale – ha affermato Paola De Micheli nel suo intervento – quello che alle popolazioni colpite da un sisma sia offerta la possibilità di continuare a vivere          sul territorio di appartenenza. Oggi nel cratere in Centro Italia dopo il terremoto del 2016, abbiamo oltre 10mila persone ospitate nelle “casette”, le Sae (soluzioni abitative provvisorie)”.

    “La resilienza di una comunità come risposta all’emergenza – ha proseguito – è il cuore del vostro studio. Ma gli aspetti assai interessanti del modulo 30°House sono tanti: come la rapidità di montaggio e di allestimento.

    Una delle lezioni che abbiamo appreso dall’ultimo terremoto in Centro Italia è che non bastano le abitazioni, ma occorre offrire alle persone anche nell’emergenza un modo di abitare. Bisogna creare le piattaforme con l’individuazione delle aree idonee, realizzare le opere di urbanizzazione e i servizi per la dimensione sociale”.

    “Apprezzo dei vostri moduli abitativi la funzione generatrice di quartieri e di luoghi del vivere. La dimensione comunitaria della ricostruzione è fondamentale”.

    “Ogni terremoto è una grande tragedia per le popolazioni, ma la ricostruzione può diventare una grande sperimentazione e prova di innovazione nel campo del costruire e dell’abitare. Anche la filiera dell’edilizia si è svegliata dalla crisi sulla base della domanda nuova creata dalle esigenze del terremoto”.

  • Con i bambini di Pontenure (Piacenza) dove si amplia la nuova scuola primaria

    A Pontenure, il paese in provincia di Piacenza, il paese dove sono nata, ho partecipato all’inaugurazione della nuova ala della scuola primaria e dell’atelier didattico progettato con il contributo pedagogico della Fondazione Reggio Children.

    Tutte le volte che mi invitano in una scuola è una grande emozione, non solo perchè ho la possibilità di parlare ai bambini, ma perchè ogni scuola è un luogo da amare, dove cresce e si prepara il futuro.

    In questi anni abbiamo investito tante risorse per fare più sicure dal punto di vista sismico, più efficienti sul versante energetico e più innovative le nostre scuole.

    A Piacenza sono in arrivo quasi 14 milioni per interventi su 18 scuole in altrettanti comuni. Il nuovo pacchetto di risorse che fa salire a circa 20 milioni il totale dei fondi destinati in tutto da Governo e Regione per migliorare gli edifici educativi della nostra provincia e renderli pienamente “digitali”.

    Un impegno da continuare nei prossimi 5 anni perché investire sull’educazione significa investire sul futuro.

     

  • Un centro polifunzionale per Accumoli, grazie agli alpini e alla generosità di Credit Agricole

    Presentato il 20 febbraio il progetto di una struttura polifunzionale aperta a cittadini e turisti per il comune di Accumoli.

    Le società del Crédit Agricole in Italia contribuiranno con 300 mila euro, di cui 130 mila raccolti attraverso una sottoscrizione tra clienti e dipendenti e 170 attraverso il fondo beneficenza del Gruppo Bancario.

    Alla presentazione del progetto curato dall’Ana (Associazione nazionale alpini) nella sede milanese della banca è intervenuta anche Paola De Micheli, nella sua veste di commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016 in centro Italia.

    Alla presentazione hanno partecipato il Presidente dell’Ana Sebastiano Favero, il Presidente del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia Ariberto Fassati e il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci.

    Paola De Micheli ha sottolineato il valore dell’iniziativa per realizzare una struttura che sarà in grado di fornire servizi alla comunità e riconnettere le persone dopo la ferita inferta dal terremoto.

    “Abbiamo stanziato 9,7 miliardi di risorse totali per la ricostruzione pubblica e privata – ha ricordato – nelle aree del cratere che comprende 4 regioni. E di questi 1,6 miliardi sono andati al piano per le opere pubbliche con cui verranno ricostruite scuole, chiese, caserme e altri edifici di interesse collettivo”.

    In arrivo anche “l’ordinanza adhoc per il dissesto idrogeologico a cui andranno circa 200 milioni. Si tratta di una misura che riguarda opere per la messa in sicurez

    za delle aree già colpite da dissesto idraulico prima del terremoto”.

    La sottoscrizione per il centro polifunzionale di Accumoli, lanciata a settembre 2016 da quasi tutte le società del Crédit Agricole in Italia (Agos, Amundi, Caceis, CA Leasing, Eurofactor, CA Assicurazioni, CA Vita, CA Indosuez Fiduciaria, Indosuez Wealth Management Italia) ha coinvolto dipendenti, clienti e non clienti raccogliendo circa 130 mila euro. A questi si sono aggiunti 170 mila euro versati attraverso il
    Fondo Beneficenza dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, portando il totale del contributo a
    300 mila euro.

  • Il Ministro Martina a Borgonovo per sostenere i candidati Pd: “Siamo sindacalisti del territorio”

    “Tutela del reddito e qualità dei prodotti agroalimentari sono i due obiettivi che abbiamo cercato di perseguire in questi anni di lavoro al governo”.

    Lo ha detto il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ospite sabato 17 febbraio a Borgonovo Val Tidone. Due le tappe dell’esponente del governo e vicesegretario del Pd: una visita alla Cantina Valtidone, accompagnato dal presidente Gianpaolo Fornasari, e l’incontro pubblico alla Rocca a fianco di Paola De Micheli, Patrizia Calza, Paola Gazzolo e Marco Bergonzi, candidati dem alle elezioni del 4 marzo.
    Martina ha definito i candidati del Pd come “sindacalisti del territorio” per l’attenzione riservata alle istanze di Piacenza.”La buona politica deve mettersi a fianco delle imprese e dei soggetti – ha affermato Martina – del territorio con serietà per crescere insieme, questo abbiamo fatto in questi anni al governo”.

    “Abbiamo fatto un grande lavoro per sostenere l’agricoltura attraverso tante misure concrete che ci consentono di guardare avanti con maggiore fiducia. Certo ci sono ancora molte cose da fare, ma la volontà è quella di migliorare e di non fermarci”.
    “La nostra – ha aggiunto Martina riferendosi ai candidati piacentini del Pd – è una squadra di sindacalisti del territorio e in questi anni abbiamo sempre cercato di farci carico degli interessi della comunità. Abbiamo la consapevolezza tuttavia che sono di più le cose da fare, che quelle fatte”.
    “Dal 2013 abbiamo lavorato per portare l’Italia fuori dalla fase più complicata della crisi, ora c’è bisogno di un secondo tempo per completare l’opera e realizzare quello di cui ha ancora bisogno il Paese”.

     

    “Pochi credevano cinque anni fa – ha fatto notare – che questa legislatura potesse protrarsi fino alla sua scadenza naturale, raggiungendo obiettivi importanti, con tante leggi fatte e tante azioni per rimettere in moto l’Italia, anche attraverso non facili riforme di carattere economico e sociale”.
    “Oggi non possiamo permetterci avventure, estremismo e improvvisazione sono un rischio che non possiamo far correre all’Italia.
    Quando sento Matteo Salvini predicare i dazi per l’agroalimentare italiano, c’è da spaventarsi perché il rischio è quello di fare danni seri a un settore che vive sull’export, rischiamo di segare il ramo sul quale siamo seduti”.
    “Ma anche i Cinque Stelle e la loro propaganda falsa fanno male al Paese e all’economia: nei giorni scorsi un parlamentare di quel movimento si è inventato un presunto accordo tra Italia a Camerun per importare quintali di pomodoro pachino. Si è diffusa una notizia falsa, perché dal Camerun non importiamo nulla, che ha generato allarme infondato nel settore.

    In realtà i nostri produttori ci chiedono meno barriere per esportare di più: non serve fare i piccoli Trump di casa nostra. L’Italia ha bisogno di regole forti in un mercato aperto“.

    “L’esperienza agricola e agroalimentare – ha concluso – sarà al centro di un passaggio importante con le prossime elezioni e la proposta del Pd è quella più seria e in linea con i bisogni del Paese senza inutili avventurismi”.
  • Statale 45 e montagna, la campagna elettorale di Paola De Micheli in alta Val Trebbia

    Statale 45, nuovi cantieri al via nel 2018. La visita in Val Trebbia di Paola De Micheli, Marco Bergonzi e Patrizia Calza

    Ingenti risorse già stanziate per la Statale 45 e nuovi cantieri in partenza per migliorare la viabilità e la sicurezza: a breve prenderanno il via le procedure di gara ed entro il 2018 partiranno i lavori.

    È il tema delle infrastrutture e della valorizzazione della montagna il tema del tour in Val Trebbia (in provincia di Piacenza) compiuto dai candidati del Partito Democratico Paola De Micheli, Marco Bergonzi e Patrizia Calza.

    Una giornata trascorsa per incontrare amministratori e cittadini della vallata iniziata dal comune più piccolo e distante, Zerba, con tappe successive ad Ottone, Marsaglia, Bobbio, Travo fino a Rivergaro. Con l’obiettivo di raccogliere richieste e suggerimenti e per fare il punto sulle necessità.

    “I 60 milioni di fondi già stanziati da Anas per le opere di ammodernamento in questi anni – hanno fatto notare i candidati dem – sono il più importante investimento economico dai tempi delle tangenziali di Bobbio e Ottone”.

    “Le coperture economiche ci sono già e dalla Corte dei Conti sono stati registrati i contratti. Ho parlato anche stamattina con Anas – ha spiegato Paola De Micheli – ed entro il 2018 è previsto l’avvio dei cantieri nei tratti più bisognosi di intervento”.

    “Le occasioni di crescita sviluppo per l’alta montagna – ha sottolineato De Micheli – in grado di invertire la tendenza allo spopolamento ci sono, puntando non solo sul turismo sostenibile, ma anche su alcune filiere produttive, come quella agricola di qualità, della forestazione e del legno, e quella della selvaggina”.

    “Le vallate piacentine devono fare sistema – ha aggiunto – per cogliere queste opportunità e preservare la qualità della vita attraverso le risorse messe a dispozione del Gal, Gruppo di azione locale e anche dai fondi europei. Serve costanza e grande sensibilità nei confronti di queste terre”.

    Lo sviluppo economico della vallata e l’insediamento delle imprese sono stati i temi al centro dell’incontro il patron dell’azienda Gamma di Bobbio Marco Labirio, esempio virtuoso di imprenditoria per l’intera Val Trebbia.

  • Incontro costruttivo con il comitato “La terra trema noi no”

    Oggi, 7 febbraio, ho incontrato a Roma alcuni esponenti dell’Associazione ‘La terra trema noi no‘ che nei giorni scorsi avevano chiesto un confronto diretto.

    E’ stata una riunione ‘costruttiva e chiarificatrice‘, sono stati affrontati diversi temi: dalla questione relativa alle case abusive che non rientrano nella norma che prevede la regolarizzazione per alcune soluzioni autonomamente costruite, ai temi generali relativi all’emergenza e alla ricostruzione.

    Ho ribadito l’impegno di inserire nella relazione al Parlamento anche la situazione di alcune abitazioni che non hanno potuto usufruire del decreto dai media ribattezzato “Salvapeppina”, che prevede la possibilita’ per alcune case non amovibili e costruite autonomamente nell’emergenza del post sisma, di ottenere una regolarizzazione.

    Nei prossimi giorni arrivera’ una proroga dello stato di emergenza e che con il Dipartimento della protezione civile si sta lavorando a un’ordinanza che riaprira’ i termini per consentire a coloro che non rientrano nella regolarizzazione di poter esercitare tutti i diritti dei cittadini proprietari di case inagibili.

    Paola De Micheli

  • Incontro coi vertici di Amazon: “Si riapre il confronto, ora discussione sul merito”

    Vertice a Roma con Amazon, De Micheli:  “Si riapre il confronto, ora discussione sul merito”

    “Sono molto soddisfatta dell’esito dell’incontro che abbiamo avuto a Roma con i vertici di Amazon nella sede del Ministero del Lavoro”.
    Lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli dopo l’incontro – insieme al Ministro Giuliano Poletti – con la delegazione di Amazon guidata dal vicepresidente Operations Europe Roy Perticucci.

    “Da parte dell’azienda è stata manifestata disponibilità ad aprire una fase nuova di confronto con le rappresentanze sindacali all’interno dello stabilimento di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza.
    Dopo la mobilitazione dei lavoratori delle passate settimane e il mancato confronto in Prefettura a Piacenza, credo che questo sia un primo importante risultato”.
    “Ora l’obiettivo è allacciare relazioni stabili – prosegue – con l’azienda per portare avanti una trattativa sul merito dei problemi posti dalle organizzazioni dei lavoratori: il miglioramento del modello organizzativo all’interno dei magazzini.
    Nei giorni scorsi ho incontrato i delegati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che mi hanno illustrato la loro piattaforma unitaria, il mio auspicio è che il confronto tenga in considerazione questa proposta”.
    “Sono infatti convinta che sia nell’interesse di tutti, anche della multinazionale americana – conclude – che sul territorio piacentino ha insediato uno dei poli più importanti d’Europa creando nuove opportunità di impiego, operare in un clima rinnovato di collaborazione con il sindacato”.