• Buon lavoro a Enrico Letta!

    Parole coraggiose e dense di innovazione per un Partito Democratico nuovo. Un partito aperto che dialoga col metodo riformista, fondato su valori progressisti e con una classe dirigente radicale nei comportamenti. Un partito al fianco delle persone, che sa tenere insieme l’anima e il cacciavite, visione e capacità di risolvere i problemi. Buon lavoro Enrico Letta, buon lavoro segretario!

  • “Dirci la verità e provare a sciogliere i nodi che avvincono la discussione nel Pd”

    Dirci la verità e provare a sciogliere i nodi che avvincono la discussione nel nostro partito, rilanciare il progetto del Pd con un gruppo dirigente che nella lealtà e nella chiarezza affronti i problemi reali, quelli della vita delle persone.
    E’ quanto dovremo fare domenica durante l’assemblea del Partito Democratico: l’ho detto nel corso della conversazione a RadioImmagina.

    L’assemblea dovrà compiere un’analisi seria e finalmente autentica delle ragioni che hanno spinto a comportamenti individuali non leali, non soltanto nei confronti del segretario Nicola Zingaretti ma anche della nostra comunità.
    Sono stata la vicesegretaria di Nicola, e le sue dimissioni sono state un colpo personale ed emotivo molto forte. Ne ho compreso le ragioni, perché Zingaretti è una delle persone più perbene che abbia mai incontrato nel mio percorso politico.
    Dobbiamo decidere come si sta dentro questo partito e come si sta fra di noi. La sintesi è possibile, come è successo in altre fasi delicate.

    Nel nostro Dna c’è la ragione profonda del nostro fare politica: servire gli altri. Se ripartiamo da questo assunto, molto semplice ma allo stesso tempo complesso da mettere in pratica, se ripartiamo da questi fondamentali, potremo risollevarci e ritrovare quella corrispondenza di comportamenti che un gruppo dirigente deve avere sempre con i propri militanti, con gli iscritti e i volontari che ogni giorno tengono in piedi il nostro partito.

     

  • La ricostruzione dell’Italia non può che partire da noi. L’augurio a tutte le donne

    L’ otto marzo del 2021 arriva dopo un anno lunghissimo, durante il quale le donne hanno pagato il prezzo più alto della crisi sanitaria e sociale.
    La ricostruzione del nostro Paese, il riannodarsi dei legami ai quali abbiamo dovuto rinunciare, non può che partire da noi e dalle nostre qualità.
    Dobbiamo imporci in un universo ancora troppo sbilanciato dalla parte degli uomini. Con l’orgoglio e la consapevolezza della nostra forza che cresce.
    Insieme vogliamo più competenza e visione del futuro, uno stile che rifugge il potere per il potere, perché lo interpreta come servizio. Vogliamo più concretezza e allo stesso tempo lungimiranza, affermare la nostra vocazione a risolvere con ostinazione i problemi.
    E anche un po’ di fisiologico conflitto per promuovere quella parità di genere nelle istituzioni, nel mondo dell’impresa e del lavoro, nella società, dalla quale siamo ancora lontani.
    Questo è il mio augurio a tutte le donne.

  • “Ridefinire il ruolo del Partito Democratico nella società” L’intervento a Sky

    Abbiamo bisogno di ridefinire il ruolo del Partito Democratico nella società che il Covid ha radicalmente cambiato. Ripartendo da un’idea di Paese, dalla centralità delle persone, e con un gruppo dirigente che sia autentico. Non abbiamo bisogno di tattiche, ma di strategie. Del cuore oltre l’ostacolo. Ne ho parlato con Maria Latella su Sky TG24.

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  • Il nuovo Centro Paralimpico a Villanova d’Arda

    Un segno di speranza. E la dimostrazione che non ci siamo mai fermati nel realizzare un’opera al servizio di chi ha pagato e sta ancora pagando tanto il prezzo della crisi sanitaria, il mondo della disabilità.

    A Villanova d’Arda, nella mia provincia di Piacenza, ho partecipato all’avvio dei lavori del nuovo Centro Paralimpico nazionale che sorge accanto all’ospedale “Giuseppe Verdi”. Un’idea nata dal territorio, portata avanti insieme alle istituzioni locali, al Cip e al Coni per rilanciare un presidio storico della sanità guardando al futuro e puntando sulla straordinaria funzione dello sport. Con l’allora Ministro dello Sport Luca Lotti e da Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio riuscimmo a finanziare quest’opera. Tra i numerosi cantieri che siamo riusciti a sbloccare nei mesi passati, questo è quello che mi emoziona di più.

  • “E’ stato un onore e una grande e bella responsabilità”

    E’ stato un onore e una grande e bella responsabilità. Ringrazio tutti quelli che sono stati al mio fianco in questa esperienza straordinaria alla guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Mi succede una persona che stimo e un amico, il professor Enrico Giovannini.
    Nel palazzo di Porta Pia sono stata la prima donna a rivestire la carica di Ministro e ho trovato tante persone preparate, competenti e appassionate della propria professione.
    Mi sento vicina a tutte le donne che con determinazione e fatica arrivano a ricoprire ruoli importanti nella politica, nelle istituzioni, e in generale nel mondo del lavoro.
    Questo è un Ministero molto vasto e profondamente radicato nelle comunità e nei territori italiani. Da qui si muove una leva economica, occupazionale e anche sociale tra le più importanti del Paese.
    Lo abbiamo guidato in una fase complessa e difficile, e non avremmo mai immaginato la portata delle sfide e dei problemi che ci siamo trovati ad affrontare con l’esplosione dell’emergenza sanitaria. Lo abbiamo fatto con tutto l’impegno possibile, con dignità e onore, con spirito di servizio, senza sottrarci mai. E nonostante la pandemia i numeri raggiunti sulle infrastrutture sono stati straordinari.
    Questa esperienza non può che chiudersi con un augurio a tutti noi: quello di riprenderci la normalità nella vita di ogni giorno. E di fare tesoro di quello che ci è accaduto in questi mesi per costruire davvero un’Italia più giusta. Il vero obiettivo che abbiamo perseguito.
    A Enrico Giovannini l’augurio di vivere e amare il Mit come l’ho vissuto e amato io.

  • Sottoscrizione accordi di Taranto

    Oggi in Prefettura a Taranto insieme al Presidente Conte e ai colleghi ministri abbiamo sottoscritto importanti accordi per questo territorio e per la sua comunità.
    Racconto spesso quanto io sia colpita e ammirata dalla straordinaria capacità progettuale della città di Taranto e della Puglia.
    Quando sono venuta qui, quasi un anno fa, ho visto molto bene la progettazione della città del futuro. Con progetti di digitalizzazione e la forte spinta sull’Intermodalità.
    In questi mesi abbiamo lavorato tanto, nel silenzio operoso e determinato, per dare tutti gli strumenti, i più adeguati, a questa strategica città del Sud.
    Gli accordi di oggi sono particolarmente importanti: dal passaggio della stazione Torpediniere per il rilancio del turismo, al recupero dell’area ex Yard Belleli, fino alla zona franca e lo sportello unico doganale.
    Tutto questo si aggiunge a una serie di investimenti che abbiamo finanziato e stiamo realizzando a Taranto: in particolare sul porto, che sarà uno dei più intermodali del Paese.
    Voglio ringraziare la Marina Militare, le istituzioni di Taranto e della Puglia e il Presidente dell’autorità portuale. E grazie al Presidente Giuseppe Conte che ci ha consentito di rendere concreti tutti questi progetti che proiettano Taranto nel futuro

  • Nasce ITA, la nuova Alitalia

    Sarà ITAliana perchè dovrà portare l’Italia nel mondo.
    Oggi ho firmato, su proposta del Ministro dell’economia Gualtieri, il Decreto di costituzione della Newco per il trasporto aereo, insieme ai Ministri Patuanelli e Catalfo. Inizia una nuova storia.
    Nasce la compagnia aerea di bandiera che dovrà giocare un ruolo da protagonista sul mercato europeo e internazionale.
    Un’operazione industriale al servizio del Paese, che valorizzerà le competenze e le professionalità italiane, sosterrà la competitività delle nostre imprese e il turismo.
    Un investimento per un futuro con più Italia nel mondo.

  • Da Est a Ovest con la Roma-Pescara

    Il potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara che abbiamo presentato oggi insieme ai Presidenti Zingaretti e Marsilio al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è un un’opera simbolica per noi.
    Rappresenta la visione con la quale abbiamo costruito il piano #ItaliaVeloce perché interviene a correggere una delle disuguaglianze del nostro Paese di cui si parla meno, quella che riguarda i collegamenti tra Ovest ed Est. Perché è in grado di sconfiggere la tirannia della distanza nel cuore dell’Italia.
    Ai 6 miliardi e 500 milioni necessari per realizzare il progetto, aggiungeremo altri 250 milioni che serviranno a rendere questa linea ferroviaria utilizzabile anche per le merci.
    Il piano temporale di attuazione dell’infrastruttura prevede dai 7 ai 12 anni di lavoro, ma per accelerare il più possibile abbiamo inserito quest’opera nell’elenco di quelle da commissariare che sarà definito, di qui a breve, con un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
    Stiamo lavorando su molte nuove opere per concretizzare la nostra idea di Paese, un Paese che vuole superare le distanze perché determinano maggiori costi e minori opportunità, un Paese che interviene sulle diseguaglianze delle aree interne dove vivono circa 25 milioni di italiani.
    Un Paese nel quale quando la politica decide, le istituzioni agiscono.

  • Inaugurazione rimorchiatore Gioia Star – Gioia Tauro

    Dal Mediterraneo un container potrà viaggiare fino al cuore dell’Europa a costi ridotti e in tempi tagliati del 40 per cento: un grande vantaggio competitivo per le imprese e una leva fondamentale per lo sviluppo economico del nostro Paese.
    È l’obiettivo che vogliamo perseguire con grande determinazione e con gli investimenti che abbiamo ribadito oggi dal porto di Gioia Tauro, in occasione dell’inaugurazione del rimorchiatore “Gioia Star”.
    Da una realtà portuale viva, in cima alla classifica dei porti italiani per il traffico di container, e con una capacità di competere rinnovata nei confronti chi esporta soprattutto nel Nord Europa.
    Su questo scalo stiamo realizzando investimenti di rilievo: la realizzazione del nuovo bacino di carenaggio, l’ultimazione dei lavori alla banchina di ponente e il nuovo terminal intermodale che collega il porto alla stazione ferroviaria di Rosarno.
    La strada della crescita sostenibile ed equa del Sud passa per le ingenti risorse investite per far compiere nei prossimi anni un salto di qualità a tutta la portualità, per accelerare sull’intermodalità e lo spostamento sul ferro delle merci.