• A NORCIA “QUI PER PARLARE DI FUTURO, SFIDA RICOSTRUZIONE E’ DI TUTTO IL PAESE”

    Sono qui per parlare insieme a voi di futuro, che affronteremo con umilta’ e realismo. Lo faremo con assoluta determinazione istituzionale e, laddove sara’ necessario, aggiustando norme e rimodellando la governance”.

    Lo ha detto a Norcia la commissaria straordinaria alla ricostruzione, Paola De Micheli, nella mattinata del 30 ottobre nella citta’ umbra per partecipare alla giornata ricordo del sisma di un anno fa.

    “Vi ammiro ed e’ la ragione piu’ profonda – ha sottolineato – per la quale proveremo con ancora maggiore determinazione ad esservi utili per raggiungere l’obiettivo della ricostruzione”.

    De Micheli ha anticipato che nei prossimi giorni in Parlamento verra’ presentata “una .proposta per accelerare la ricostruzione pubblica, perche’ senza gli edifici pubblici come le scuole, i municipi, le chiese, le comunita’ fanno fatica a ritrovarsi”.

    “La sfida che abbiamo davanti è la sfida del Paese” – ha aggiunto il commissario che poi ha elencato i tre punti fondamentali su cui muoversi da questo momento in avanti: “ricostruzione privata, pubblica e lavoro”.

    “Mi piacerebbe tra qualche anno portare mio figlio – ha concluso – che oggi ha solo 18 mesi, qui a Norcia e fargli visitare la Basilica di San Benedetto ricostruita e fargli vedere che c’e’ un Paese che ce l’ha fatta”.

  • DE MICHELI A SAN GINESIO, TOLENTINO E FABRIANO PER LA NUOVA SCUOLA

    Visita nelle Marche sabato 28 ottobre del Commissario Straordinario per la Ricostruzione Paola De Micheli.

    Tre le tappe.22780181_1669162799771043_4065676144798207550_n

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    22853168_1669162579771065_3869906388653746745_nA San Ginesio e a Tolentino per incontrare gli amministratori locali e i cittadini, e a Fabriano al cantiere della nuova scuola d’infanzia.

    Hanno preso il via i lavori infatti della nuova scuola dell’infanzia di Fabriano “Don Petruio”, finanziati dallo Stato con circa un milione e 360mila euro.

    “Una visita di buon auspicio, perchè di cantieri dovremo aprirne molti: i bambini il prossimo anno scolastico potranno frequentare una struttura accogliente, moderna e sicura. L’esperienza sul campo del primo piano di ricostruzione delle scuole ci ha lasciato un bagaglio di conoscenze che ci sarà certamente utile con il secondo piano delle opere pubbliche, per velocizzare la realizzazione degli interventi”. Ha detto il commissario durante il sopralluogo.

    Oltre a Paola De Micheli erano presenti il sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli e i rappesentanti delle istituzioni regionali.

    La scuola è destinata ad ospitare quattro sezioni per un totale di 120 alunni e il completamento dei lavori è previsto entro 100 giorni.

    L’edificio sarà costituito da due blocchi, ciascuno per due sezioni e locali comuni: aula per le attività libere, mensa, cucina, e spazio per l’assistente. Completano l’immobile, un ampio spazio connettivo con una copertura a vetro di collegamento tra i diversi blocchi.

    L’intera struttura verrà realizzata nel rispetto della classe d’uso IV, edificio strategico di protezione civile e sarà ad altissima efficienza energetica. La tipologia costruttiva è in legno, con sistema a telaio leggero controventato, del tipo PLATFORM FRAME in cui le pareti portanti sono realizzate con telai in legno lamellare controventate su entrambi i lati con pannelli OSB.

  • “Una manovra per sostenere la crescita” Intervista alla “Gazzetta di Parma”

    Nell’inserto economico della “Gazzetta di Parma” il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli parla della manovra economica e delle sue ricadute su cittadini e imprese.

    L’intervista è uscita il 23 ottobre firmata da Patrizia Ginepri.

    Ecco il testo:

    Onorevole De Micheli, il governo vara una manovra da 20 miliardi, focalizzata su poche e grandi misure. La soddisfa nel complesso?
    Anzitutto, non c’è aumento dell’Iva e non ci sono nuove tasse. Veniamo da mesi di polemiche su questo argomento, e questa manovra snella e utile è una risposta concreta. È utile perché davvero in grado di sostenere la crescita. Siamo consapevoli che le risorse disponibili sono limitate, ma saranno indirizzate in maniera chiara e puntuale, pertanto l’efficacia sarà altissima.

    Tema centrale è il costo del lavoro per i giovani e i loro salari d’ingresso. Con quali interventi può essere sostenuta l’occupazione?
    E’ una notizia tornare a parlare di ‘occupazione giovanile’ e non più di ‘disoccupazione giovanile’. Significa che siamo di fronte a un cambiamento nel mondo del lavoro, anche grazie a interventi già attivi e voluti dai nostri Governi. Nella manovra c’è una decontribuzione imponente e di natura strutturale, significa che dal 1° gennaio le aziende che assumeranno under 35 avranno uno sconto del 50% sui contributi da versare ai nuovi assunti.

    Sugli effetti del Jobs Act non si placano le discussioni. Qual è il suo giudizio?
    I benefici del Jobs Act sono scritti nei numeri Istat di questi ultimi mesi. La disoccupazione è in lenta discesa, costante è l’espansione dei posti di lavoro. So bene che ci sono ancora tante famiglie che convivono con la mancanza di lavoro, ma ribadisco che l’impegno del Governo su questo è massimo. Senza una riforma seria come il Jobs Act oggi non saremmo in grado di beneficiare di un ritorno alla crescita.

    Altra questione fondamentale riguarda il “pacchetto imprese” per dare slancio alla competitività in un mercato globale sempre più agguerrito.  Quali sono gli incentivi messi in campo? 
    Uno degli obiettivi chiave della Legge di Bilancio è il sostegno alla competitività delle imprese. Anche in questo caso il Governo ha scelto provvedimenti concreti, che hanno già funzionato in passato, i superammortamenti, gli ecobonus per l’edilizia e la sismica. Tra le misure innovative, il bonus verde per i privati che svolgono lavori di sistemazione di terrazze e giardini aiuterà a far emergere il sommerso e migliorerà la qualità urbanistica.

    Nel suo libro, scritto a sei mani con Imbruglia e Misiani “Se chiudi ti compro” il tema delle politiche attive del lavoro è centrale. Qual è il messaggio che volete far passare?
    Nel nostro libro riproponiamo un modello “antico” che si rivela modernissimo. Perché prova a trasformare le politiche assistenziali in sviluppo. Sono dieci storie di imprese rigenerate dai lavoratori, nate dalla loro volontà di unirsi per mantenere viva l’azienda. Portiamo esempi concreti di riscatto rese possibili dalla passione e dall’impegno dei lavoratori.

    Il governo sostiene l’industria 4.0. Perché è così importante?  Non crede che tecnologia e robotica riservino anche molte incognite per il sistema produttivo?
    Il Paese che abbiamo in mente è orientato al futuro e non ha timore del cambiamento. Industria 4.0 non si propone di “robotizzare” il mondo produttivo, ma offre una serie strumenti tecnici per rilanciare il lavoro e l’impresa e quindi per valorizzare le persone che la fanno. Accanto a Industria 4.0 c’è il pacchetto sulla formazione per offrire uno strumento ai lavoratori che in maniera permanente devono accompagnare il cambiamento.

    Parliamo del settore pubblico, quali sono le prospettive previste dal contratto? 
    Abbiamo mantenuto nella Legge di Bilancio l’impegno preso con organizzazioni sindacali e lavoratori per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, significa garantire 85 euro di aumento ai 3,2 milioni di statali. La dote è di 2,6 miliardi, dopo un decennio nel quale questa voce è stata pari a zero.

    Resta il nodo del debito pubblico…
    La manovra si colloca nel solco delle precedenti. Solo con il rafforzamento della crescita e il consolidamento della finanza pubblica, il deficit può diminuire. Come certificato dall’Istat, prevediamo che anche l’indebitamento continui a scendere.

    Lei è commissario alla ricostruzione dopo il terremoto, il governo si è posto l’obiettivo di velocizzare le iniziative a sostegno delle popolazioni del centro Italia. In che modo?
    Abbiamo preparato un provvedimento legislativo, anche grazie anche al supporto di Anac, per accelerare la ricostruzione degli edifici pubblici strategici. Daremo gli strumenti necessari per poter fare le gare d’appalto con procedura negoziata, già presente nel codice degli appalti. È la più veloce che possa essere utilizzata. Sulla ricostruzione pubblica, invece, stiamo intervenendo in via amministrativa per mettere a terra l’importante eredità di Errani.

    I rapporti con l’Ue e con i Paesi membri. Quale sarebbe la prima azione auspicabile?
    Oggi c’è bisogno di più Europa e occorre lavorare per rilancio dell’Unione. L’azione dei nostri Governi ha restituito una credibilità all’Italia nel contesto europeo: penso all’azione del ministro Minniti per contrastare il traffico disumano di persone nel Mediterraneo e al rigore del Ministro Padoan nella stabilizzazione finanziaria.

    Le imprese del nostro territorio hanno retto alla crisi grazie soprattutto all’export. Come sostenere il made in Italy?
    La provincia di Parma è fra le più internazionalizzate, ma occorre portare le imprese in maniera più stabile sui mercati esteri. Soprattutto quelle realtà che non possiedono le capacità manageriali per andare da sole oltre i confini. Con i progetti del Ministro Martina e del Ministro Calenda, lo Stato si è assunto il ruolo di fornire servizi e accompagnamento per accrescere il volume di affari all’estero.

  • Buon Compleanno Pd

    Il Partito Democratico è la nostra casa politica.

    In questi primi 10 anni di storia abbiamo discusso tanto, talvolta animatamente, ma lo abbiamo sempre fatto insieme. E democraticamente. Come deve fare una comunità di donne e uomini che si battono per il bene dell’Italia.

    E’ stato un decennio duro per il nostro Paese, segnato da molti problemi e dalla crisi. Ma non abbiamo mai smesso di pensare e fare nell’interesse degli italiani.

    In questi anni ci siamo assunti responsabilità assai complicate, che dobbiamo avere la forza di spiegare meglio e di condividere sempre di più. Ma lo facciamo sempre e solo con un obiettivo: rendere migliore la vita degli italiani, rendere l’Italia e l’Europa sempre più all’altezza delle sfide di questa difficile globalizzazione.

    E oggi qualche risultato, ancora timido, incomincia davvero a vedersi. Tuttavia sappiamo che tanto abbiamo ancora da fare nei prossimi 10-20 anni.
    Perché il #Pd nasce, cresce e si fortifica solo se coniuga la modernità e l’innovazione con la forza delle sue radici, dei suoi valori.

    Non sono mai stata tanta orgogliosa come oggi di essere una delle fondatrici del Pd. Oggi che la vicinanza alla sofferenza dei miei concittadini nelle comunità terremotate è più che mai la mia quotidianità.

    Non lo dico per spirito di parte.

    Ma perché mi rendo conto ogni giorno come essere democratica mi abbia reso una persona più determinata nel lavoro per il bene comune.

    Auguri democratiche e democratici. Siamo la più bella comunità politica d’Europa.

    Paola De Micheli

  • “Deroga per casette e appalti più veloci” Paola De Micheli su “Il Messaggero”

    «Una deroga per le casette fai da te e maggiore velocità per gli appalti»

    Intervista a Paola De Micheli su “Il Messaggero” dell’11 ottobre 2017

    Mai tanti soldi, mai un terremoto cosi vasto, ma anche mai tanti ritardi percepiti. E ora?

    “Adesso, mai tanta velocità per rifare opere pubbliche, scuole, chiese, case comunali e ospedali. E mai una deroga per le case mobili e fisse usate dai terremotati per avere un tetto sicuro. Quindi,mai saremo cosa rapidi nelle decisioni sulla ricostruzione vera e propria”.

    Lo afferma Paola De Micheli, commissario straordinario per la ricostruzione del terromoto nel centro Italia a Il Messaggero, nell’intervista concessa a Italo Carmignani.

    E nonna Peppina, sfrattata a 95 anni dalla sua casetta abusiva a San Mattino di Fiastra. tornerà a casa? “La possibilità ora c’é”.

    Origini piacentine. piglio emiliano e caschetto nero, Paola De Micheli economista di razza della scuderia del Pd, non è solo il nuovo commissario straordinario della ricostruzione del dopo terremoto, ma si candida a diventare il nemico pubblico numero uno della burocrazia.

    Paola De Micheli, il prossimo provvedimento metterà al sicuro chi si è arrangiato per avere un rifugio dopo la casa distrutta dalle scosse?

    “Si. il provvedimento prevede due possibilità. Primo. chi è organizzato con una casa mobile. la potrà tenere se rispetta tutti vincoli, paesaggistici e di edificabllità, quindi rinuncia alla casetta e al contributo di autonoma sistemazione. Una volta realizzata la ricostruzione della sua abitazione, la casa mobile sparisce”.

    E la seconda opzione?

    “Riguarda le strutture fisse per le quali è possibile chiedere una regolarizzazione rinunciando alla casette e al contributo per la ricognizione. Ma devono sempre rispettare i criteri edilizi e paesaggistici. Non è una sanatoria. ma una riapertura dei tempi che già erano previsti nei testi di legge”.

    La nonna Peppina. diventata ormai un’icona degli sfollati, ha una casa fissa di legno: vi potrà rientrare?

    “La sua storia mi ha molto colpito perché fa male vedere una donna anziana costretta a lasciare la sua casa. Se la sua abitazione rispetterà i criteri stabiliti certo che potrà rientrare a casa sua. II Comune verificherà i criteri. Ricordo che li’ c’è un provvedimento della magistratura».

    D’accordo la velocità. intanto le macerie sono quasi tutte li.

    “Diciamolo subito: le macerie degli edifici pubblici sono state quasi tutte rimosse. mentre per quelle dei privati siamo al lavoro, sulla base delle richieste, per avviare la rimozione. L’altra novità del provvedimento riguarda l’assegnazione dei lavori per sistemare edifici pubblici danneggiati o distrutti».

    Si tratta di un’altra fast line solo teorica come è successo per l’emergenza e l’arrivo delle casette?

    “Aumentiamo le stazioni appaltanti e le centrali di committenza già condivise con Errani, limitiamo il numero delle imprese e velocizziamo le procedure di gara. Trasparenza e velocità possono viaggiare insieme e le procedure sono garantite dai controlli dell’Anac.

    Molto dipenderà anche dalle amministrazioni locali. Comuni e Regioni che ora hanno pure le elezioni alle porte. no?

    “Rispetto alle elezioni. ho chiesto che nessuno approfitti del terremoto e della sua ricostruzione per fare campagna elettorale. Inoltre, quanto sarà contenuto nel prossimo decreto dedicato al terremoto ricalca le richieste dei sindaci e ha l’approvazione dei governatori delle quattro Regioni coinvolte”.

    Comprese le istanze del sindaco di Amatrice Pirozzi e la sua convinzione ferma di voler privilegiare sempre e comunque le zone rosse del sisma?

    “Intanto bisogna riconoscere che le zone rosse sono quelle che hanno subito più danni In secondo luogo su alcuni provvedimenti economici vorremmo introdurre le prime differenziazioni. Ancora parliamo di zone franche e per ora possiamo dire che nelle zone rosse stiamo valutando di farle durare di più”.

    Zona franca significa sempre benefici sotto le 200mila euro?

    “Si. sotto quella soglia. anche se qualcuno si è lamentato per quel limite. significa: zero irpef, zero Imu o Tasi, zero contributi.

    Vero, qualcuno si è lamentato perché vorrebbe sgravi maggiori.

    “Bisogna capire una cosa: oltre a questo si va in infrazione europea.La pagherebbero otuttigli italiani o le singole imprese come già successo su altri terremoti. Facciamo le cose per bene”.

    Lei è un’economista, da cosa ripartirebbe per agevolare l’attività produttiva e al tempo stesso esitare lo spopolamento?

    “Intanto c’è la filiera agroalimentare, quindi il patrimonio culturale e paesaggistico che sono beni impagabili. Ma occorre fare sistema. Non guardare solo il dito, ma la luna”