• Paola De Micheli nominata in Commissione Bilancio della Camera

    Paola De Micheli, parlamentare piacentina del Partito Democratico e Commissario Straordinario per la Ricostruzione del Terremoto in Centro Italia, è stata nominata componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

    Della delegazione del Partito Democratico in Commissione fa parte anche l’ex Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

    Paola De Micheli era già stata componente della Commissione Bilancio della Camera durante la sua prima legislatura in Parlamento, dal 2008 al 2013.

  • Accordo Amazon “Un messaggio di fiducia a tutto il mondo del lavoro”

    L’accordo innovativo siglato tra azienda e sindacato nello stabilimento Amazon di Castelsangiovanni (Piacenza), approvato dalla grande maggioranza dei dipendenti, è un messaggio di fiducia a tutto il mondo del lavoro”.

    Lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli, che nelle settimane passate si è spesa in prima persona insieme al Governo Gentiloni, per riallacciare le fila di una trattativa difficile e per certi versi senza precedenti.

    “Il risultato del primo grande accordo sindacale all’interno di uno stabilimento della new economy – continua Paola De Micheli – ha una portata che non è eccessivo definire storica ed è il frutto di un’azione congiunta di tutti gli attori in scena.

    E’ la dimostrazione che anche in un contesto produttivo profondamente segnato dall’innovazione tecnologica si può portare avanti un confronto proficuo tra le parti e coltivare corrette relazioni industriali.

    Il merito va suddiviso tra un sindacato unito e aperto alla sfida del cambiamento, un’azienda che ha scelto la strada del dialogo, e le istituzioni, con in prima fila il prefetto di Piacenza Maurizio Falco e il questore Pietro Ostuni, che hanno concorso al raggiungimento dell’obiettivo”.

  • A Muccia incontro con i sindaci insieme al Presidente Gentiloni

    Sulla “riperimetrazione” del cratere, chiesta a gran voce da alcuni sindaci e amministratori regionali delle zone terremotate per distinguere i Comuni più danneggiati dagli altri e snellire le procedure di ricostruzione, è giusto che sia il territorio a fare una proposta. Non può essere Roma a decidere”.

    Così la commissaria straordinaria per la ricostruzione Paola De Micheli nel corso di un incontro venerdì 13 aprile con alcuni primi cittadini e consiglieri comunali delle Marche a Muccia, in provincia di Macerata. Presenti anche il presidente del consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni e il presidente della Regione, Luca Ceriscioli.

    “Da Governo, Parlamento e commissaria, come intermediario istituzionale – ha concluso la De Micheli – ci sono consapevolezza e disponibilità su questo argomento”.

    “C’è la necessità di dare un messaggio di rassicurazione ai sindaci e ai cittadini, ho visto come sempre dai sindaci una grandissima responsabilità e voglia di collaborare con le istituzioni”, ha aggiunto il presidente Gentiloni. “Siamo a fianco delle popolazioni colpite dalle continue scosse di terremoto – ha proseguito – fiducia, solidarietà, impegno per la ricostruzione”. “Questo territorio non può e non sarà abbandonato – ha infine detto Gentiloni – l’azione dello Stato continua”.

  • Tangenziale di S. Polo, riparte il cantiere: “I fatti più forti delle polemiche”

    A San Polo di Podenzano, in provincia di Piacenza è finalmente è ripartito il cantiere della nuova tangenziale che alleggerirà il traffico e aumenterà la sicurezza nel tratto fino a Carpaneto.

    E’ un’opera iniziata e poi congelata per troppi anni a causa di una vicenda amministrativa molto complicata.

    Oggi ci sono le ruspe e gli operai, ma nelle scorse settimane abbiamo dovuto assistere – da parte mia con tristezza – alle polemiche che hanno seminato sfiducia tra i cittadini di questo territorio, rispetto alla possibilità di arrivare alla ripresa dei lavori.

    Dispiace perchè di fronte a un’opera come questa pensavo che tutti avessimo a cuore il bene comune: come sempre le polemiche sono state utili solo in campagna elettorale e ora i fatti parlano da soli.

    Paola De Micheli

  • Un centro polifunzionale per Accumoli, grazie agli alpini e alla generosità di Credit Agricole

    Presentato il 20 febbraio il progetto di una struttura polifunzionale aperta a cittadini e turisti per il comune di Accumoli.

    Le società del Crédit Agricole in Italia contribuiranno con 300 mila euro, di cui 130 mila raccolti attraverso una sottoscrizione tra clienti e dipendenti e 170 attraverso il fondo beneficenza del Gruppo Bancario.

    Alla presentazione del progetto curato dall’Ana (Associazione nazionale alpini) nella sede milanese della banca è intervenuta anche Paola De Micheli, nella sua veste di commissario straordinario per la ricostruzione del sisma 2016 in centro Italia.

    Alla presentazione hanno partecipato il Presidente dell’Ana Sebastiano Favero, il Presidente del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia Ariberto Fassati e il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci.

    Paola De Micheli ha sottolineato il valore dell’iniziativa per realizzare una struttura che sarà in grado di fornire servizi alla comunità e riconnettere le persone dopo la ferita inferta dal terremoto.

    “Abbiamo stanziato 9,7 miliardi di risorse totali per la ricostruzione pubblica e privata – ha ricordato – nelle aree del cratere che comprende 4 regioni. E di questi 1,6 miliardi sono andati al piano per le opere pubbliche con cui verranno ricostruite scuole, chiese, caserme e altri edifici di interesse collettivo”.

    In arrivo anche “l’ordinanza adhoc per il dissesto idrogeologico a cui andranno circa 200 milioni. Si tratta di una misura che riguarda opere per la messa in sicurez

    za delle aree già colpite da dissesto idraulico prima del terremoto”.

    La sottoscrizione per il centro polifunzionale di Accumoli, lanciata a settembre 2016 da quasi tutte le società del Crédit Agricole in Italia (Agos, Amundi, Caceis, CA Leasing, Eurofactor, CA Assicurazioni, CA Vita, CA Indosuez Fiduciaria, Indosuez Wealth Management Italia) ha coinvolto dipendenti, clienti e non clienti raccogliendo circa 130 mila euro. A questi si sono aggiunti 170 mila euro versati attraverso il
    Fondo Beneficenza dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, portando il totale del contributo a
    300 mila euro.

  • Incontro costruttivo con il comitato “La terra trema noi no”

    Oggi, 7 febbraio, ho incontrato a Roma alcuni esponenti dell’Associazione ‘La terra trema noi no‘ che nei giorni scorsi avevano chiesto un confronto diretto.

    E’ stata una riunione ‘costruttiva e chiarificatrice‘, sono stati affrontati diversi temi: dalla questione relativa alle case abusive che non rientrano nella norma che prevede la regolarizzazione per alcune soluzioni autonomamente costruite, ai temi generali relativi all’emergenza e alla ricostruzione.

    Ho ribadito l’impegno di inserire nella relazione al Parlamento anche la situazione di alcune abitazioni che non hanno potuto usufruire del decreto dai media ribattezzato “Salvapeppina”, che prevede la possibilita’ per alcune case non amovibili e costruite autonomamente nell’emergenza del post sisma, di ottenere una regolarizzazione.

    Nei prossimi giorni arrivera’ una proroga dello stato di emergenza e che con il Dipartimento della protezione civile si sta lavorando a un’ordinanza che riaprira’ i termini per consentire a coloro che non rientrano nella regolarizzazione di poter esercitare tutti i diritti dei cittadini proprietari di case inagibili.

    Paola De Micheli

  • Incontro coi vertici di Amazon: “Si riapre il confronto, ora discussione sul merito”

    Vertice a Roma con Amazon, De Micheli:  “Si riapre il confronto, ora discussione sul merito”

    “Sono molto soddisfatta dell’esito dell’incontro che abbiamo avuto a Roma con i vertici di Amazon nella sede del Ministero del Lavoro”.
    Lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli dopo l’incontro – insieme al Ministro Giuliano Poletti – con la delegazione di Amazon guidata dal vicepresidente Operations Europe Roy Perticucci.

    “Da parte dell’azienda è stata manifestata disponibilità ad aprire una fase nuova di confronto con le rappresentanze sindacali all’interno dello stabilimento di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza.
    Dopo la mobilitazione dei lavoratori delle passate settimane e il mancato confronto in Prefettura a Piacenza, credo che questo sia un primo importante risultato”.
    “Ora l’obiettivo è allacciare relazioni stabili – prosegue – con l’azienda per portare avanti una trattativa sul merito dei problemi posti dalle organizzazioni dei lavoratori: il miglioramento del modello organizzativo all’interno dei magazzini.
    Nei giorni scorsi ho incontrato i delegati di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che mi hanno illustrato la loro piattaforma unitaria, il mio auspicio è che il confronto tenga in considerazione questa proposta”.
    “Sono infatti convinta che sia nell’interesse di tutti, anche della multinazionale americana – conclude – che sul territorio piacentino ha insediato uno dei poli più importanti d’Europa creando nuove opportunità di impiego, operare in un clima rinnovato di collaborazione con il sindacato”.
  • Amazon, Paola De Micheli incontra i sindacati: “Obiettivo riaprire il dialogo diretto con l’azienda”

    Vertice nella mattinata del 29 gennaio in Provincia di Piacenza tra il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paola De Micheli e rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Ugl terziario dello stabilimento Amazon di Castelsangiovanni.
    Un confronto preparatorio dell’incontro programmato il 2 febbraio prossimo a Roma con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e i rappresentanti della multinazionale americana, per riaprire la trattativa tra le parti arenatasi prima di Natale.
    “Ho ascoltato le ragioni delle organizzazioni sindacali – spiega Paola De Micheli – che mi hanno illustrato la piattaforma di riorganizzazione del lavoro per il magazzino del Castelsangiovanni.
    Abbiamo inoltre approfondito il tema delle relazioni tra le parti sociali e la multinazionale. Un utile lavoro di preparazione all’incontro di venerdì prossimo a Roma al Ministero del Lavoro.
    L’obiettivo è riaprire un canale ufficiale e diretto di dialogo sul territorio, superando le difficoltà delle passate settimane, per affrontare una discussione seria sul miglioramento delle condizioni lavorative all’interno dello stabilimento piacentino”.
    “Abbiamo davanti una sfida inedita – conclude il Sottosegretario – per il nostro territorio: a fronte di una forma di lavoro con caratteri nuovi, occorre costruire insieme un modello organizzativo e di relazioni industriali pienamente condiviso all’interno dello stabilimento di Castelsangiovanni”.
  • VERTICE CON GENTILONI SUL TERREMOTO, PROROGA AL 31 OTTOBRE PER DOMANDE RICOSTRUZIONE

    Il Commissario straordinario alla ricostruzione del terremoto in centro Italia Paola De Micheli ha partecipato nella mattina del 9 gennaio al vertice di Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e i presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria.

    Una riunione per fare il punto della situazione sulla ricostruzione con diversi temi all’ordine del giorno: dalle scuole alla zona franca, dai cantieri aperti ai contributi per la ricostruzione.

    Una delle novità annunciate riguarda i termini per la presentazione delle domande per la ricostruzione pesante: saranno prorogati al 31 ottobre 2018.

    L’ordinanza contenente il provvedimento (la numero 46 che prevede inoltre lo snellimento e la semplificazione delle procedure per la ricostruzione) sarà pubblicata entro la settimana.

    I numeri della ricostruzione indicano 50,2 i milioni assegnati mentre le pratiche aperte sono 2.116. I cantieri aperti nelle quattro regioni sono invece 569.

    Di questi 279 riguardano la delocalizzazione temporanea di imprese e 290 la ricostruzione privata (sia delle abitazioni con danni lievi che degli edifici con danni gravi).

    Quanto alle zone franche urbane, la Legge di Stabilità ha previsto un allungamento dei termini per comprendere i comuni danneggiati dai terremoti del 26 e del 30 aprile, che altrimenti avrebbero avuto meno tempo per indicare i danni subiti rispetto alle amministrazioni interessate dalla scossa del 24 agosto.

    Entro la fine di gennaio, dunque, il ministero dello Sviluppo Economico predisporrà il bando di gara per la presentazione delle domande da parte di quei cittadini e di quelle imprese inizialmente rimasti fuori.

    Infine, per quanto riguarda la ricostruzione degli edifici scolastici, per i quali sono stati stanziati un centinaio di milioni, sono in corso i lavori ad Amatrice e Fabriano mentre per quanto riguarda le altre 16 scuole sono in corso tutta una serie di attività propedeutiche – dalla nomina della commissione di gara alla progettazione – per la realizzazione.

    (fonte Ansa)

  • “560 CANTIERI AVVIATI” INTERVISTA DI PAOLA DE MICHELI AL “IL MESSAGGERO”

    Ecco il testo dell’intervista di Paola De Micheli concessa a Italo Carmignani de “Il Messaggero” uscita il 5 gennaio 2018.

    Oltre alle scosse, il sisma ha generato un altro mostro, la burocrazia. Battere le prime è quasi impossibile, lavora ai fianchi l’altra, invece, il commissario straordinario Paola De Micheli.

    Con un primo risultato: 560 cantieri della ricostruzione già in piedi.

    Commissario, però tra casette e ricostruzione ancora paiono vincere ritardi e scartoffie, no?

    «Non mi pare proprio. Leggo i report delle verifiche fatte dalle regioni che stanno gestendo le casette e vedo che in queste ore i tecnici sono al lavoro. Alcuni problemi ci sono stati, ma ci sono state anche tanta strumentalizzazione politica e qualche bugia. Rispetto alla ricostruzione siamo al lavoro intensamente e abbiamo completato la cassetta degli attrezzi necessari a velocizzarla».

    Grazie alle nuovi leggi e all’ordinanza numero 46, quella che semplifica ulteriormente le misure per la ricostruzione?

    «Precisiamo: sia le leggi che l’ordinanza tolgono altri paletti allo slalom per far decollare i cantieri della ricostruzione. Partiamo dalle leggi con due novità. Primo, la presentazione delle domande per la ricostruzione leggera, quella che sistema case con danni più lievi, fissata al 30 aprile.

    Secondo, l’individuazione dell’impresa non avviene più all’inizio della procedura, ma alla fine con la domanda approvata».

    E cosa cambia?

    «Il proprietario di casa deve solo fare la gara tra le ditte al massimo ribasso con in mano già il progetto e la specifica della spesa che occorre per realizzarlo, approvata dall’ufficio speciale regionale. Significa velocità e trasparenza.

    Questo passaggio è la somma delle richieste che ho ascoltato dai gruppi politici,dalle categorie professionali e dagli stessi terremotati. Poi ci sono le novità dell’ordinanza».

    Chi si ritrova con la casa distrutta ha paura soprattutto di finire in un percorso tortuoso in cui magari per la mancanza di un solo documento deve ripartire dal via.

    «Per questo motivo abbiamo introdotto la pre-istruttoria: il progettista va all’ufficio speciale per la ricostruzione e ottiene tutti i consigli di come fare per poi andare de plano.

    Non solo. Chi deve fare i lavori non dovrà anticipare nulla perché al momento dell’avvio del cantiere verrà liquidato l’80 per cento al progettista e l’intera parcella della perizia geologica. Un anziano con 500 euro di pensione e una parcella di 5000 euro da pagare, non deve anticipare nulla».

    Tra le montagne sono tanti gli abusi edilizi e la preoccupazione di molti è quella di un mancato accoglimento della domanda per questo motivo.

    «Diciamolo subito: la casa completamente abusiva non può avere i finanziamenti per la ricostruzione. Diverso invece per quegli abusi edilizi per i quali ci sono il Comune di appartenenza e l’ufficio legale competenti che ne valutano la regolarizzazione».

    Ma in cifre a che punto siete con le domande per la ricostruzione?

    «Al 29 dicembre abbiamo cinquanta milioni di contributi assegnati, oltre cinquecento decreti di concessione,ovvero via libera ai cantieri, e 2.020 pratiche d’istruttoria avviate. C’è un dato che ci ha dato soddisfazione: dal 15 al 29 dicembre le domande sono passate da 1.622  2.020. Lo ritengo un segnale di fiducia e di voglia di ricostruire».

    Sulla ricostruzione pesante che necessita di interventi di natura idrogeologica per la sicurezza a che punto siamo?

    «Stiamo costruendo un piano da finanziare per investimenti importanti. Tra qualche giorno avremo i risultati delle microzonazioni e delle indagini idrauliche e idrogeologiche.

    A febbraio finanzieremo anche questo piano perché riteniamo che la ricostruzione si debba realizzare in condizioni di sicurezza totale».

    Quindi il concetto “si ricostruisce com’era e dov’era” non è più perseguibile?

    «Il nostro principio è quello di affrontare con umiltà la ricostruzione. Sarebbe dannoso perseguire degli obiettivi a tutti i costi quando non ci sono le condizioni di sicurezza. Faremo di tutto per ricostruire dove era e meglio di com’era, ma aspettiamo i dati scientifici, attiviamo le opere per la messa in sicurezza e insieme alle comunità prenderemo le decisioni».

    C’è chi teme un vuoto decisionale a causa dello scioglimento della Camere, la relativa campagna elettorale e la formazione del nuovo Governo. Timori da fugare?

    «La nostra squadra è qui,con gli stessi poteri di prima, operativa e pronta a non tirarsi indietro di fronte ai problemi».